Barnard's star B: una nuova casa?

Leggendo romanzi di fantascienza spesso capita di leggere di un pianeta misterioso ma abitabile. Se vi piacciono questo genere di romanzi, allora leggete quest'articolo perché gli astronomi hanno scoperto un pianeta sul quale potremmo vivere:  Barnard's star B. Ma sarà davvero una possibile nuova casa? Per saperlo seguiteci su Eagle sera!

Se siete curiosi, guardate anche il nostro video:

Com'è stato scoperto?

Edward Emerson Barnard

La scoperta è avvenuta tramite il metodo della velocità radiale, analizzando i risultati di uno studio durato 20 anni basato su osservazioni compiute presso l'osservatorio Keck, i telescopi Magellano, il telescopio Lick, lo spettrografo HARPS del telescopio di 3,6 metri dell'ESO, il telescopio nazionale Galileo di La Palma nonché il Very Large Telescope dell'Osservatorio del Paranal. 771 osservazioni della velocità radiale della stella aventi una precisione di 0,9-1,8 m/s hanno consentito di determinare, con una sicurezza del 99% (a detta degli autori dello studio), la presenza di un pianeta con massa minima di 3,2 M⊕. Il nome Barnard deriva dal nome  dell'astronomo che ha studiato la stella (Stella di Barnard), scoprendo, ad esempio, che è una delle stelle più veloci del cosmo (a quei tempi era considerata la più veloce, oggi è battuta da S5-hvs1. Non la conoscete? Allora cliccate qui per vedere il nostro recente articolo su di lei!)

Quali sono le caratteristiche della stella di Barnard?

La classificazione delle stelle.

Oltre la velocità (vd. paragrafo precedente) ci sono altre cose da dire sulla Stella di Barnard: La Stella di Barnard, o Stella freccia di Barnard, è una stella rossa di sequenza principale nella costellazione dell'Ofiuco. Mostra il più grande moto proprio di ogni altra stella conosciuta (a parte il Sole), pari a 10,3 secondi d'arco all'anno. Tale moto proprio fu misurato dall'astronomo Edward Emerson Barnard nel 1916. Per questo viene anche a volte citata come Barnard's "Runaway" Star, cioè "stella fuggitiva di Barnard". Trovandosi ad una distanza di 5,96 anni luce da noi, la Stella di Barnard è anche una delle stelle più vicine alla Terra: solo le tre componenti del sistema di α Centauri sono più vicine (non contando il Sole). Essendo però una debole nana rossa di magnitudine 9,51, non è visibile ad occhio nudo, ma solo tramite telescopi. Di classe spettrale M4V, la Stella di Barnard possiede una massa del 16% di quella del Sole, un raggio che è circa un quinto di quello solare e una luminosità che è appena lo 0,34% di quella della nostra stella. La Stella di Barnard appare come una nana rossa relativamente stabile, indice di un'età di diversi miliardi di anni superiore a quella del Sole; tuttavia, seppur raramente, è soggetta ancora a fenomeni di brillamenti, come quello osservato nel 1998. Tra le stelle più studiate per la sua vicinanza e posizione favorevole per l'osservazione essendo vicina all'equatore celeste, è stata in passato soggetta a diverse controversie. Per un decennio, tra gli anni sessanta e settanta, Peter van de Kamp sostenne che vi erano uno o più giganti gassosi in orbita attorno ad essa. Le affermazioni di Van de Kamp sulla presenza di grandi giganti gassosi vennero confutate a metà degli anni settanta, ma questo lasciava tuttavia aperta la possibilità dell'esistenza di piccoli pianeti terrestri, tra cui Barnard's star B!

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