BMW Next 100...l'auto del futuro?

BMW Next 100

Come è noto, le automobili sono sempre più sviluppate e veloci (come, ad esempio, la mitica Fxxk Evo). Le "Auto del  futuro", per ora sono dei prototipi ancora da studiare e, quindi, non ancora in commercio o, addirittura, pronti per scendere in pista! Le auto della prossima generazione saranno, in altre parole, pronte tra una generazione! Le case automobilistiche, però, stanno creando auto modernissime -dei prototipi, ovviamente- in grado di analizzare piste e strade che, tra qualche decennio, rivoluzioneranno il mondo delle auto!!! In questo articolo parleremo di uno dei prototipi più promettenti...LA BMW NEXT 100!!!

La casa di Monaco festeggia il centenario con una concept car che è la summa delle sfide che riserva la mobilità di domani. Connettività, motori puliti, guida autonoma, tutto concentrato in una sola auto.
A questa Vision il capo del design Bmw, Adrian van Hooydonk, ha saputo donare linee avveniristiche, ma tutto sommato nel solco della tradizione sportiva delle coupé bavaresi: 4,90 metri di curve sinuose esaltate dall'apertura delle portiere ad ali di gabbiano, e un coefficiente aerodinamico da record (0,18).
In secondo luogo, perché la Vision Next 100 è predisposta per accogliere tutte le sfide tecnologiche che l'auto di domani impone già oggi: connettività, servizi in rete, guida autonoma, propulsione elettrica.
La sfida è creare quell'interfaccia uomo-macchina che tende all'armonizzazione delle parti, non alla subordinazione o addirittura all'esclusione di una di esse. Ecco allora, ad esempio, i comandi gestuali: col solo cenno di una mano si provvederà in futuro ad attivare i diversi sistemi di bordo, e non solo.
La BMW Vision Next 100 Concept offre la formula della coupé sportiva dal design futuribile, con possibilità di personalizzare qualunque aspetto estetico e di finitura. Attraverso il sistema Alive Geometry sarà possibile interagire con i sistemi di bordo e ci saranno due modalità distinte di utilizzo: selezionando "Ease" il volante e la console centrale rientreranno nella plancia e la vettura gestirà la guida in totale autonomia, mentre i sedili ruoteranno verso il centro per permettere il dialogo tra i passeggeri.
Nella modalità "Boost" il guidatore avrà invece il pieno controllo del veicolo e potrà sfruttare nuovi sistemi di assistenza alla guida come la proiezione sul parabrezza della traiettoria ideale e della velocità di ingresso e percorrenza delle curve.
La novità forse più avveniristica della BMW Vision Next 100 è, però, nell'Alive Geometry. Ottocento triangoli compongono la plancia, elementi in grado di variare forma e integrare le funzioni senza ricorrere all'abbinamentodi più dispositivi.
Ad esempio, la plancia è configurata in modo da comunicare visivamente con il guidatore quelli che possono essere i rischi presen ti in strada di lì a breve, un sistema "predittivo" in tempo reale, che avvisa modificando le caratteristiche del componente (la plancia si illumina di rosso sul lato in cui c'è, ad esempio, il pericolo di fare un incidente con un oggetto o un pedone).

E' la visione di materiali 4D, stampati tridimensionalmente ma con un'ulteriore dimensione aggiunta, quella funzionale. Per spiegare meglio cosa significhi, prendiamo i passaruota: la loro costruzione consente di carenare le ruote anche nelle fasi di sterzatura, modificando la forma e seguendo le ruote, per ottimizzare l'aerodinamica.
E' il futuro.

Interni-modalità guida manuale
Interni-modalità guida autonoma

In questa cornice d'innovazione la casa tedesca ha mostrato per la prima volta in Italia la «Bmw Vision Next 100», la concept car del futuro a guida sia autonoma che manuale. «Nel 2014 ci è stato affidato il compito di disegnare questa vettura» ha raccontato Julia de Bono Head of Brandvision Design di Bmw. «Ci è stato chiesto di progettare un veicolo che avesse il ruolo di vision per il futuro. Siamo partiti dalla storia del Gruppo, per raccontare il futuro. Questo il nostro punto di partenza. Prodotti emozionali, ma dall'alto contenuto tecnologico. Il nostro obiettivo è stato quello di pensare all'ultimate driver, ovvero al fruitore ultimo dell'automobile». La vettura, d'orata e dalla linea sportiva, sembra un'astronave e ha tutte le caratteristiche per esserlo. Le proporzioni esterne sono quelle di una Serie 5, mentre lo spazio interno è equiparabile a quello di una Serie 7. Sul frontale mancano i classici proiettori anteriori, sostituiti da altri a colonna sottili. Il look risulta estremamente aerodinamico. Sul retro i classici proiettori che però sporgono come uno spoiler. Il parabrezza è volutamente ampio per lasciare spazio alla digitalizzazione e alle immagini per l'assistenza alla guida. Saltano all'occhio i materiali plastici flessibili stampati in 3D e 4D che coprono interamente le ruote (senza mostrare la gomma). Quelle anteriori si muovono, quando lo sterzo gira, estendendosi e cambiando forma a comando come i transformer di Michael Bay. 

L'auto prevede, quindi, due modalità: autonoma o manuale. Nel primo caso gli strumento di navigazione incluso il volante si ritraggono nella console interna permettendo ai membri dell'abitacolo di dedicarsi alle attività che più preferiscono (una luce verde esterna informerà i passanti della guida robotica). Nel secondo caso la vettura si focalizza sull'autista e lo assiste in tutto e per tutto per avere una guida ottimale, suggerendo percorsi, traiettorie e possibili ostacoli. In entrambi i casi tutti i comandi sono gestuali e vocali. Certo la Bmw Next 100 non sarà un'astronave, ma non delude gli amanti di fantascienza. 

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