Nube di Oort: una dogana ai confini del Sistema Solare!

Non solo le nazioni hanno confini ben definiti: sembra che il sistema solare abbia una fascia di comete a stabilirne il confine: LA NUBE DI OORT! Non è una scoperta recentissima  ma, ultimamente, grazie alle celeberrime sonde spaziali Voyager (1 e 2) iniziano ad esserci noti aspetti interessanti di questa fascia di comete... Siete curiosi di sapere quali? Allora seguiteci su Eagle sera!

Cos'è?

La nube di Oort è una nube sferica di comete posta tra 20 000 e 100 000 Unità astronomiche o 0,3 e 1,5 anni luce dal Sole, cioè circa 2400 volte la distanza tra il Sole e Plutone. Questa nube non è mai stata osservata perché troppo lontana e buia perfino per i telescopi odierni, ma si ritiene che sia il luogo da cui provengono le comete di lungo periodo (come la Hale-Bopp e la Hyakutake, avvistate alla fine del XX secolo) che attraversano la parte interna del sistema solare. Nel 1932, l'astronomo estone Ernst Öpik ipotizzò che le comete avessero origine da una nube situata al bordo esterno del sistema Solare. Nel 1950 l'idea fu ripresa dall'astronomo olandese Jan Oort per spiegare un'apparente contraddizione: le comete vengono periodicamente distrutte dopo numerosi passaggi nel sistema solare interno, perciò se le comete si fossero originate all'inizio del sistema oggi sarebbero tutte distrutte. Il fatto che le si possono ancora osservare, implica che abbiano un'origine diversa. Secondo la teoria, la nube di Oort conterebbe milioni di nuclei di comete, che sarebbero stabili perché la radiazione solare è troppo debole per avere un effetto a quelle distanze. La nube fornirebbe una provvista continua di nuove comete, che rimpiazzerebbero quelle distrutte. La teoria sembrerebbe essere confermata dalle osservazioni successive, che ci mostrano come le comete provengano da ogni direzione, con simmetria sferica. La nube di Oort sarebbe un residuo della nebulosa originale da cui si formarono il Sole e i pianeti cinque miliardi di anni fa e sarebbe debolmente legata al sistema solare. Si pensa che anche le altre stelle abbiano una nube di Oort e che i bordi esterni delle nubi di due stelle vicine possano a volte sovrapporsi, causando un'occasionale "intrusione" cometaria.

Come si è formata?

Sino a non molto tempo fa, si pensava comunemente che la Nube di Oort si fosse formata insieme al disco proto-planetario che circondava il Sole dopo la sua nascita. Tuttavia, i modelli più sofisticati e dettagliati sulla formazione del nostro sistema planetario mostrano che questo enorme inviluppo dovrebbe essere ben diverso da quella che si presume avrebbe circondato il Sole, nel caso in cui la nostra stella si fosse formata in un contesto isolato. Il Sole potrebbe avere catturato un gran numero di piccoli corpi ghiacciati dalle stelle a cui questi appartenevano quando ancora faceva parte di un ammasso di stelle neonate, creandosi così un proprio enorme inviluppo di nuclei cometari Si ritiene che il nostro astro si sia formato contestualmente a centinaia di altre stelle strettamente addensate all'interno di una nube di gas. Questo nuovo modello mostra che successivamente il Sole avrebbe catturato gravitazionalmente una vasta nube di comete man mano che il giovane ammasso stellare si disperdeva. La Nube di Oort contenga un miscuglio di campioni di materiali provenienti da un gran numero di stelle strette parenti del Sole. Si può concludere che più del 90% delle comete provenienti dalla nube potrebbe avere un'origine extrasolare.

Se sei curioso, guarda il nostro video sulla nube di Oort:

La relazione con Nemesis

Nemesis è una stella ipotetica nel nostro sistema solare. Classificata come nana bruna (non avete mai sentito parlare di questo tipo di stella? Cliccate qui per approfondire le vostre conoscenze) pare orbiti a ben 50.000 UA dal Sole. Gli astronomi hanno notato che nella nostra galassia vi erano moltissimi sistemi stellari binari (con due stelle) se non addirittura ternari (con tre stelle). Così ipotizzarono la presenza di una stelle nascosta nelle vicinanze del Sole: Nemesis. Attenzione: non stiamo parlando di un'altra stella molto vicina. Si tratterebbe di una compagnia del nostro Sole, stella che renderebbe il nostro sistema solare BINARIO! Assurdo? Non tanto. Un altro fatto porta gli astronomi a credere che Nemesis possa esistere: le estinzioni di massa. Quella dei dinosauri non è stata l'unica grande estinzione di massa. Anzi, ve ne sono state molte, tutte a intervalli quasi regolari (parlando di ere cosmiche, dove un milione di anni in più o in meno non fa differenza). Ma come è possibile? Potrebbe essere Nemesis a scagliare comete provenienti dalla nube di Oort sulla Terra e su gli altri pianeti. In altre parole funzionerebbe così: quando Nemesis, compagna del nostro Sole, si trova nella posizione giusta (cosa che accade a intervalli regolari), scaglia una cometa dalla fascia di Kuiper o dalla nube di Oort, oppure un asteroide dalla fascia degli asteroidi, sulla Terra. Ciò rivoluziona, oltre il nostro modo di vedere il nostro Sistema Solare, anche il concetto dell'erronea supposta casualità del modo in cui cadono comete sulla Terra. Ma non dimentichiamo che SONO SOLO TEORIE!!!

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